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Le cartucce LTO Ultrium 6 offrono una straordinaria capacità di compressione (2.5x) fino a 6,25TB di memoria per i propri backup, grazie alla speciale nano-tecnologia brevettata di Fujifilm per il processo di rivestimento, detta NANOCUBIC.
Questo speciale procedimento si compone in realtà di tre tecnologie brevettate da Fujifilm:
A questo si aggiunge una altissima attenzione da parte di Fujifilm all’ambiente, eliminando, per esempio, i ritardanti di fiamma bromurati (BFR) da tutte le componenti meccaniche delle cartucce LTO-6.
Le cartucce inoltre risultano, grazie a tutti questi processi, ad altissima efficienza energetica, riducendo sensibilmente il fabbisogno di energia per la lettura e la scrittura.
Parliamo ancora dell’archiviazione su nastro (LTO), che abbiamo già visto nel confronto con l’archiviazione tradizionale (forse dovremmo dire “comune”) su Hard Disk.
Come abbiamo visto si tratta di un ottimo sistema di archiviazione per grosse moli di dati, specialmente adatto alle aziende che producono notevoli quantità di informazione cibernetica ed hanno bisogno di stiparla in modo sicuro e allo stesso tempo efficiente.
LTO da questo punto di vista si sta affermando sempre di più come uno standard, venendo utilizzato sia dalle aziende private, che da quelle pubbliche, arrivando in particolare ai grandi istituti di ricerca come per esempio il CERN di Ginevra.
Si aggiunge quindi una notizia interessante, direttamente dalla Fujiifilm che al 2014 ha venduto oltre 100 milioni di cartucce LTO, che equivalgono a una capienza complessiva di 53.000 Petabyte di storage, stipati su ben 41 milioni di chilometri di nastro magnetico.
I backup su nastro (LTO), di cui abbiamo già parlato nel precedente articolo, si presentano sempre di più come una valida soluzione per effettuare il salvataggio di grandi moli di dati, ma vediamo bene perché.
Le alternative sono i dischi ottici (CD/DVD/Bluray), i dischi rigidi (hard disk) e il backup su cloud.
Inutile far notare fin da subito una serie di inconvenienti legati ai dischi ottici e al cloud. I primi hanno capacità decisamente ridotte (un Bluray arriva a 128 GB in su 4 layer, allo stato attuale), oltre ad essere sensibili al tipo di masterizzatore, per cui scritture non professionali rischiano di incorrere in una perdita di dati significativa nel breve periodo; mentre i secondi necessitano di costi continui di mantenimento, importanti connessioni internet e sono soggetti ad attacchi hacker o comunque a violazioni della privacy dei dati stessi (essendo d’altronde questi gestiti presso terzi).
Vediamo quindi alcuni punti di forza del LTO.
A dispetto di quello che si legge in giro, specialmente sui promotori del cloud, alcuni dei quali sono arrivati a sostenere cifre al limite del comico di presunta bassa durevolezza dei nastri, si stima che la vita media di un nastro LTO-4 usato con cadenza mensile, sia di circa 17 anni. Di seguito riportiamo un’interessante tabella (fonte) a tale proposito:
SPECIFICHE GENERALI |
DURATA |
ANNI DI VITAASSUMENDO UN UTILIZZO… |
||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Tipo |
CAPACITà |
TRACCE TOTALI |
TRACCE SCRITTE PER PASSAGGIO |
PASSAGGI PER SCRITTURA TOTALE |
TOTALE PASSAGGI |
SCRITTURA/LETTURA TOTALE |
||
Per MESE |
Per SETT. |
|||||||
LTO-1 |
100 GB |
384 |
8 |
48 |
9600 |
200 |
17 |
4 |
LTO-2 |
200 GB |
512 |
8 |
64 |
16,000 |
250 |
21 |
5 |
LTO-3 |
400 GB |
704 |
16 |
44 |
16,000 |
364 |
30 |
7 |
LTO-4 |
800 GB |
896 |
16 |
56 |
11,200 |
200 |
17 |
4 |
LTO-5 |
1500 GB |
1280 |
16 |
80 |
16,000 |
200 |
17 |
4 |
LTO-6 |
2500 GB |
2176 |
16 |
136 |
− |
− |
− |
− |
Le testine di scrittura sono seguite sempre da quelle di lettura, per cui i dati scritti vengono immediatamente verificati, in caso di errori il sistema scrive in un nuovo punto del nastro.
Il tasso di corruzione dei BIT, ovvero errori riscontrabili nei dati per colpa del supporto, per gli LTO si attesta in media a 1 * 10^-17, ovvero un errore ogni 12,5 PB (100 Pbits). Per chi non lo sapesse 1PB sono 1.024 GB (gigabyte).
Gli LTO hanno una velocità che si attesta in media sui 100 MB/s, il che non è molto più grande degli HDD. Se combinaste degli HDD in RAID-5 o RAID-6 (come anche dovreste), potreste superare agilmente questa soglia, ma allo stesso tempo utilizzereste più dischi contemporaneamente. 5 dischi in RAID-5 sarebbero quindi comparabili a 5 nastri combinati assieme, che raggiungerebbero una velocità di 500 MB/s.
Gli LTO hanno generalmente costi molto ridotti e per questo ci siamo anche noi!
Un singolo nastro LTO-4 è lungo quasi 1,5 km.
Qaundo si tratta di archiviazione dati una soluzione inattesa, ma allo stesso tempo eccellente, viene dall’archiviazione su nastro. Benché per molti i nastri magnetici risuonino come un’eredità del passato, pensiamo alle VHS, tutt’oggi sono considerati uno dei migliori, più affidabili, duraturi e capienti, mezzi su cui conservare grandi moli di informazioni.
Per fare un esempio, 15 petabyte di preziose informazioni scientifiche sugli esperimenti del LHC al CERN di Ginevra sono conservati su LTO (Linear Tape-Open), ovvero nastri magnetici.
Il grafico qui sotto, mostra una stima della crescita dei consumi per le diverse tipologie di conservazione dei dati.
Stimiamo che il nastro sarà uno dei prodotti in grado di contenere e immagazzinare le grandi quantità di dati che verranno prodotti nei prossimi anni. Per esempio, più di 80.000 Petabyte di dati saranno archiviati su nastro nel 2015.
Scoprite nel nostro negozio i prezzi e le offerte per i supporti per salvataggio dati e unità backup LTO.
Per accedere alla gestione del disco in Windows 8.1 è sufficiente cliccare con il destro sul tasto start, in basso a sinistra nello schermo.
Cliccando su Gestione disco si accederà alla classica gestione dei dischi di windows, da cui sarà possibile partizionare, formattare o cambiare nome alle unità disco ed ai volumi.
Uno degli errori più detestabili che possano capitare durante la copia dei file è quello del controllo di ridondanza ciclico, quando appare il messaggio “Errore nei dati (controllo di ridondanza ciclico)”
Questo dipende da degli errori sul disco, con probabilità di trovare anche dei file corrotti.
Per risolvere il problema è sufficiente aprire il prompt Esegui (Win + R) e digitare cmd. Scrivere poi chkdsk /f e premere Invio. A questo punto se si sta eseguendo il controllo su una penna USB (in tal caso prima bisogna digitare il nome dell’unità, per esempio E:, per accedervi ed effettuarvi sopra il controllo) lo scandisk dovrebbe avviarsi, in caso contrario vi verrà chiesto se si vuole avviare il controllo al prossimo riavvio del computer. Premere S e poi Invio per confermare, a questo punto potete riavviare il pc.
DiskInternals Partition Recovery è uno strumento avanzato, che è destinato a tutti gli utenti che hanno bisogno di recuperare alcuni dati o partizioni perse. Avete cancellato un file o il record, master boot record di avvio o le pareti vengono danneggiate? Siete a corto di soluzioni? Questo programma sarà una bacchetta magica per riparare al guaio.
DiskInternals Partition Recovery supporta una moltitudine di file system, tra cui:
Potete scaricarlo da qui.
Ubuntu si presta spesso al recupero di dati dalla sua versione live, potendo leggere il formato NFTS ed essendo relativamente leggero (specialmente xUbuntu).
Una volta lanciato il sistema spesso ci si trova nella necessità di montare l’hard disk sul quale era installato Windows, per recuperare i dati dell’utente. Per farlo anzitutto digitiamo
sudo fdisk -l
Grazie a questo comando visualizzeremo tutte quante le periferiche di archiviazione della memoria, nonché tutte le partizioni. Adesso creiamo un punto di mount nella cartella media, una cartella chiamata, per esempio, windows
sudo mkdir /media/windows
A questo punto montiamo sulla cartella windows il nostro hard disk con l’unità c:
sudo mount /dev/sdb1 /media/windows
Dove /dev/sdb1 è il nostro hard disk, che può differire da computer a computer.